15 Dic Legislazione e Crimine Informatico: alcune riflessioni sui rischi del Web
In un mondo dove l’utilizzo della rete è imprescindibile in qualunque ambito della vita sociale ed
economica, domandarsi se e quanto sia sicura, oltre ad essere legittimo, è utile per conoscerla meglio e
utilizzarla al massimo delle sue potenzialità.
Il crimine informatico è legato a doppia mandata alla storia di internet.
Qualche cenno sulla nascita di Internet
Le istituzioni Americane, militari in primis, nell’immediato dopoguerra sentivano la necessità di dotarsi di
un nuovo mezzo di comunicazione in grado di fornire informazioni sempre aggiornate, al fine di ottenere un
vantaggio competitivo nei confronti delle altre nazioni.
Nasce cosi Internet, uno strumento tecnico dedicato alla veloce condivisione di informazioni.
Iper-connesione e Iper-condivisione
Le caratteristica nativa della rete è quella della veloce condivisione, una condivisione costante che spinge
l’utente assuefatto a rivelare particolari di se che “nella vita reale” non divulgherebbe mai. Tutte le
informazioni anche le più banali possono essere utilizzate contro il legittimo proprietario.
Immaginiamo il recente caso Dolce e Gabbana, dove una svista comunicativa o un poco attento uso del social network ha prodotto danni per milioni di euro, oppure il caso della scoperta di alcune basi militari americane a seguito della pubblicazione delle tabelle di allenamento dei militari in esse dispiegati.
La lentezza dell’intervento legislativo
Il secondo aspetto da prendere in considerazione in questa analisi è la lentezza dell’intervento legislativo,
dato storicamente da un atteggiamento politico che vedeva il crimine informatico come un fenomeno marginale nella vita sociale.
Negli ultimi anni l’atteggiamento è cambiato tanto che si sono gettate le basi per un’efficace opera legislativa sia a livello nazionale che internazionale.
La proliferazione del Crimine Informatico
Il crimine informatico quindi ha potuto proliferare da una parte aiutato dalle pieghe normative per lungo
tempo incapaci di affrontare la questione efficacemente, ma sopra tutto sfruttando la superficialità e la
disattenzione dell’internauta che affascinato dallo strumento informatico per lungo tempo non si è
preoccupato delle conseguenze delle sue azioni sulla rete.
Consapevolezza significa Sicurezza
Oggi il legislatore sta fornendo le giuste garanzie. L’utente della rete tuttavia resta il primo
responsabile della propria sicurezza. Solo con una corretta conoscenza dello strumento che sta utilizzando e dei pericoli che si possono celare dietro i fantastici benefici che esso concede l’uomo connesso potrà
navigare sicuro, come un marinaio che conosce la propria imbarcazione e le correnti del mare in cui si
accinge a navigare.